La qualità si misura in dolcezza di Serena Labbrozzi

Dopo aver letto dei prodotti Sugar Plus su “Allevatori Top”, Paolo e Claudio Baetta di Castel D’Azzano (Vr) hanno voluto utilizzare nella loro stalla i mangimi liquidi. Oggi la loro soddisfazione è tangibile, così come il miglioramento delle performance aziendali

Paolo e Claudio Baetta, titolari della Società agricola Pigna, hanno una passione in comune: fare gli allevatori. Allevatori a duplice attitudine e no, non parliamo della capacità delle vacche di produrre sia latte che carne, ma di quella dei Baetta di gestire parallelamente alla stalla da 300 frisone, anche l’allevamento da 40.000 broiler/anno. Che siano avicoli o ruminanti, i due fratelli tengono salde le redini dell’azienda, e se da un lato i loro occhi sono vigili sugli animali, dall’altro non si fanno sfuggire le innovazioni che il mercato offre. “Sono un vostro fedele lettore”: così ci accoglie Paolo Baetta al nostro arrivo a Castel D’Azzano (Vr). Ci racconta infatti di essere rimasto colpito, sfogliando le pagine di “Allevatori Top”, dalla positiva esperienza dei suoi colleghi che impiegano i mangimi liquidi della linea Sugar Plus. E di aver voluto mettere alla prova queste miscele, costituite da fonti differenziate di zuccheri semplici e acidi organici, anche nella stalla di famiglia.

Risultati subito evidenti

“Abbiamo iniziato un anno fa ad inserire nel carro i mangimi liquidi Sugar Plus – sottolinea il nostro interlocutore – e non è stato difficile notarne la validità.  In primis salta all’occhio l’aspetto fisico dell’unifeed, perché grazie alla capacità amalgamante data dalla presenza degli zuccheri, le materie prime legano meglio tra loro e la miscelata risulta più omogenea. Inoltre, considerata l’elevata appetibilità di questi nutrienti, si rileva subito un’ingestione più consistente da parte delle vacche. Questo si traduce in un vantaggio per il benessere ruminale delle nostre bovine, punto di partenza per raggiungere dei buoni risultati non soltanto produttivi, ma anche riproduttivi: il fatto che le vacche gravide al momento siano il 70% e che l’intervallo tra il parto e il concepimento si sia ridotto di diversi giorni, ne è una prima prova tangibile. Anche il nostro veterinario di fiducia, Antonio Riu, che ogni 15 giorni viene a farci le diagnosi di gravidanza, ha notato che qui da noi la fertilità è migliore rispetto a quella delle altre aziende che segue di routine”. Paolo mostra poi, sul proprio smartphone, gli ultimi dati relativi alla composizione del latte, e ci fa notare come la percentuale delle proteine, ma soprattutto quella del grasso siano cresciute da un anno a questa parte, attestandosi rispettivamente su valori intorno al 3,65% e al 4%. Proprio niente male, anche perché il latte viene venduto pure per la trasformazione casearia, e la cooperativa di riferimento riconosce più di 3 centesimi di premio per la qualità.

Efficienza ruminale

È chiaro che se le vacche hanno a disposizione una razione appetibile e ben amalgamata, non hanno la possibilità di selezionare l’alimento in mangiatoia. E questo – ci spiega l’agente Sugar Plus, Elena Montecchio – crea i presupposti ideali per una buona salute del rumine, scongiurando i possibili rischi di acidosi. Se alle ottime condizioni ruminali sommiamo il fatto che ai batteri cellulolitici viene fornita energia sottoforma di zuccheri di differente tipologia, questi saranno in grado di moltiplicarsi e degradare la fibra in modo più che efficiente. Il risultato? Una maggiore produzione di acidi grassi volatili nel rumine, tra cui l’acido butirrico che è il precursore del grasso del latte. “Per ottenere queste buone performance – continua ancora Elena – non abbiamo fatto altro che aggiungere nel carro una miscela di zuccheri e acidi organici, il Milker, da sostituire poi nei mesi più caldi con un altro prodotto della gamma Sugar Plus, Sugarade. Si tratta di una miscela ancora più ricca di acidi organici rispetto al Milker  e per questo dalla spiccata capacità antifermentativa. Oltre ad avere un effetto energetico, ideale per consentire alle bovine di affrontare il periodo estivo, con Sugarade si riesce anche a prevenire l’innesco delle fermentazioni, lasciando la miscelata più fresca e stabile. Non solo: Sugarade è una miscela che, come il Milker, è conforme ai disciplinari Dop e che ogni anno viene migliorata, pur mantenendo la sua funzione energetica ed antifermentativa a cui da anni i clienti Sugar Plus si affidano. A puro titolo di esempio, è stato aggiunto del potassio per aiutare a prevenire la sindrome della caduta del grasso nel latte”.

Foraggi preservati

Un aspetto, quello delle fermentazioni, che non può essere preso a cuor leggero da chi, come Paolo e Claudio, utilizza prodotti insilati come fulcro dell’alimentazione delle proprie bovine. L’unifeed, infatti, una volta distribuito in mangiatoia può andare incontro a fermentazioni e diventare così meno appetibile, oltre a generare nelle bovine problematiche di varia natura.

Non solo: negli insilati, gli zuccheri naturalmente presenti nel foraggio vengono degradati nel corso del processo di insilamento. Una loro reintroduzione ristabilisce dunque il corretto apporto nutrizionale di questi alimenti. “Per esperienza – conclude Paolo Baetta – credo sia fondamentale cercare di eliminare le fermentazioni per mantenere elevata la qualità dei foraggi, ed evitare al tempo stesso di compromettere la salute degli animali. Per tali ragioni il mio modus operandi si basa sulla prevenzione, a partire dall’alimentazione su cui investo e in virtù della quale ottengo risultati soddisfacenti. La scelta di affidarmi a Sugar Plus è stata vincente, e se dovessi sintetizzare con una frase questi prodotti, direi che in una razione unifeed, i mangimI liquidi sono come la cigliegina sulla torta”.

La miscelata risulta più omogenea, e grazie agli zuccheri viene consumata più volentieri dalla mandria, anche durante il periodo estivo.